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SEO per e-commerce: perché è un’attività centrale e cosa fare

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Ormai abbiamo tutti sentito parlare di SEO, sigla che sta per Search Engine Optimization, cioè quell’insieme di strategie, tattiche e attività che si applicano su siti web ed e-commerce, con il fine di aumentare progressivamente l’autorevolezza di un sito, la sua facilità di indicizzazione e il ranking stesso delle sue pagine nei motori di ricerca.

La SEO può essere utile per qualunque tipo di sito, proprio perché porta traffico di qualità (a target) sulle pagine web, ossia l’obiettivo intrinseco di qualunque progetto web. Questo traffico di qualità si traduce, in parte, in visite, lead, richieste di preventivo, vendite, notorietà.

Per questa ragione, sicuramente anche qualunque e-commerce ha URGENZA di lavorare lato SEO: perché la concorrenza è molta, sia online che offline, ed è difficile distinguersi soprattutto quando si vendono prodotti che si possono trovare anche in altri negozi online.

E sappiamo bene quanto sia complicato fare la differenza con la sola leva del prezzo, o con le promozioni, o con un servizio di assistenza – per quanto possa essere fenomenale – o con spedizioni rapide, con un sito con una buona user experience, etc.

Il succo del discorso per chi vuole avere successo con la vendita online è: farsi trovare dagli utenti giusti, in quantità crescenti, al minor prezzo possibile.

Ovviamente non basta arrivare “sotto al mouse o al tap” del cliente giusto: serve avere assortimento prodotti costantemente rinnovato, nonché attivare anche tutte le altre leve del marketing online e offline. Molto complicato.

Nell’articolo di oggi, vediamo proprio dove e come si può intervenire per lavorare con efficacia sulla SEO per un e-commerce.

Che cos’è la SEO per e-commerce?

La SEO per eCommerce non differisce per troppi aspetti dalle operazioni SEO che vanno applicate a qualunque sito: si tratta sempre di strategie e tecniche volte a migliorare la visibilità del negozio online sui motori di ricerca come Google, Bing o Yahoo. 

L’obiettivo principale è sempre quello di ottimizzare il sito e-commerce al fine di aumentare il traffico organico, cioè i visitatori che arrivano sul portale tramite ricerche non a pagamento.

A differenza della SEO per blog o siti di contenuti, la SEO per e-commerce si concentra anche (non solo) su aspetti specifici legati ai prodotti, come l’ottimizzazione delle schede prodotto, delle categorie prodotto, dei tag di prodotto, oltre alla gestione di inserimento nuovi prodotti e cancellazione prodotti non più in assortimento. 

Oltre a questi aspetti naturalmente si aggiungono anche le tradizionali ottimizzazioni, come la velocità di caricamento delle pagine, l’esperienza utente, la produzione di contenuti di valore, la link building, UX e struttura tecnica del sito.

Perché la SEO è importante per un sito di eCommerce?

L’abbiamo un po’ già anticipato: in un mercato digitale sempre più competitivo, ottimizzare la visibilità del tuo negozio online sui motori di ricerca non è solo un vantaggio, ma è diventata una necessità. Vediamo, quindi, perché la SEO è così importante per un sito eCommerce.

Migliore posizionamento nei risultati di ricerca

La SEO aiuta a posizionarsi meglio nei risultati dei motori di ricerca, rendendo più facile la ricerca del portale online per i tuoi potenziali clienti.

Un buon posizionamento significa essere presenti tra i primi risultati di ricerca per determinate parole chiave, di alto valore commerciale (spesso). In questo modo, si aumentano decisamente le possibilità di ottenere dei clic e delle visite al sito.

Per un e-commerce le visite da traffico organico sono particolarmente rilevanti, perché osservando le fonti di traffico su Google Analytics, si osserva sempre o quasi che le visite da motori di ricerca sono quelle con il tasso di conversione più alto.

Questo è l’effetto della fiducia maggiore che gli utenti ripongono nei risultati naturali, di Google per esempio.

Ovviamente c’è anche un tema di CTR (tasso di click): in base a una ricerca di Backlinko, il primo risultato su Google ottiene circa il 27,6% dei click totali in una pagina dei risultati.

Raggiungere potenziali clienti in target

Tramite le diverse fasi di ottimizzazione SEO è possibile raggiungere i visitatori altamente interessati ai tuoi prodotti.

Gli utenti che trovano il tuo negozio online tramite la ricerca organica stanno, infatti, cercando delle soluzioni ben precise per soddisfare le loro esigenze (mentre in alcuni momenti non hanno ancora le idee chiare, quindi vanno “informati”).

Ben il 14,6% dei lead generati tramite SEO si converte in vendite (Fonte: Hubspot).

Prendiamo ad esempio un e-commerce che si specializza nella vendita di abbigliamento sportivo, come le scarpe da corsa per maratona.

Con una buona strategia di ottimizzazione, il sito può posizionarsi tra i risultati di ricerca per una parola chiave specifica (di “long tail” –  di “coda lunga”), come ad esempio “scarpe da corsa per maratona con ammortizzazione”.

Un utente che inserisce questa frase su Google ha una necessità ben definita: cerca delle scarpe che offrano un buon comfort per la corsa su lunghe distanze.

Se il tuo negozio online compare nei primi risultati per questo termine di ricerca, è molto probabile che l’utente faccia click sul link, visiti la pagina prodotto e, grazie a una descrizione chiara e ottimizzata, trovi esattamente ciò che stava cercando.

Riduzione dell’investimento pubblicitario

Rispetto alla pubblicità a pagamento (Pay per Click), dove si paga ogni volta che qualcuno fa clic sul tuo annuncio, il traffico organico generato dalla SEO è gratuito.

Una volta che il tuo sito è ben ottimizzato e si posiziona nei primi risultati dei motori di ricerca, puoi ottenere delle  visite costanti e gratuite senza dover investire ulteriormente in pubblicità.

Investire nella SEO significa dedicare delle risorse iniziali all’ottimizzazione del negozio online, e altre risorse (minori solitamente al pay per click) in maniera continuativa, per la produzione di articoli e contenuti (anche multimediali) di vario tipo, informativi, divulgativi, realmente utili per l’utente. 

I benefici che ne derivano – se il lavoro viene portato avanti con competenze e attenzione –  sono solitamente destinati a durare nel tempo (o per lo meno, non si azzerano come avviene con la pubblicità online nel momento in cui si smette di investire). 

Una buona strategia, infatti, può continuare a generare traffico organico per mesi o anni. Questo rende la SEO una soluzione potenzialmente più sostenibile a lungo termine.

Miglioramento dell’autorevolezza

Quando un sito web compare tra i primi risultati su Google o su altri motori di ricerca, come anticipato prima, gli utenti lo considerano più credibile e autorevole. Questo accade perché le persone hanno fiducia nelle decisioni dei motori di ricerca che tendono a mostrare prima i siti che ritengono più rilevanti e utili.

Un buon posizionamento dà l’impressione che il negozio online sia più affidabile e – spesso – offra dei prodotti di qualità più elevata rispetto a quelli dei concorrenti che si trovano più in basso nella lista dei risultati.

Di conseguenza, gli utenti sono più propensi a cliccare sui primi link, associando una buona posizione a una maggiore affidabilità e professionalità del brand.

Questa fiducia è fondamentale per il successo di un e-commerce, poiché i consumatori sono più inclini ad acquistare da un sito che percepiscono come sicuro, autorevole e trasparente. 

La SEO, quindi, non solo aiuta a migliorare il traffico organico, ma rafforza anche la credibilità del marchio, creando una relazione di fiducia con i clienti a lungo termine.

Come fare SEO per e-commerce?

Ora che hai ben chiaro che cos’è la SEO e perché sia così importante per i negozi online, vediamo alcune tecniche concrete di ottimizzazione che puoi implementare all’interno del tuo e-commerce.

1 – Ricerca di parole chiave

La ricerca di parole chiave e argomenti è la base di qualsiasi strategia SEO per gli store online. Questo processo consiste nell’identificare i termini e le frasi che gli utenti digitano sui motori di ricerca nel momento in cui cercano dei prodotti o dei servizi simili a quelli che offri all’interno del tuo negozio online.

Semplificando molto: trovare le parole chiave giuste ti consente di ottimizzare le pagine del tuo sito, come quelle dei prodotti e delle categorie, con l’obiettivo di avere più visibilità nei risultati di ricerca per quei temi.

Per effettuare al meglio questa attività, ci sono diversi strumenti che possono aiutarti:

  • Google Keyword Planner, il tool di Google legato alle campagne di Google Ads che, a partire da una determinata parola chiave, ti fornisce volume di ricerca, tendenze stagionali e altre informazioni. Si tratta di uno strumento completamente gratuito, che effettua delle stime (magari non precisissime, ma comunque abbastanza credibili).
  • Ubersuggest, Semrush, SEOZoom e Ahrefs, degli strumenti a pagamento che offrono moltissime funzionalità utili per la SEO. Inserendo una parola chiave, ad esempio, è possibile visualizzare il volume di ricerca, la difficoltà di posizionamento, i risultati di ricerca attuali, le parole chiave correlate e molte altre informazioni.
  • Ricerche correlate di Google, i suggerimenti che Google mostra alla fine della pagina dei risultati quando esegui una ricerca. Essi indicano altre query simili o strettamente connesse alla parola chiave che hai digitato e sono basati su ciò che altri utenti hanno cercato in relazione a quel determinato tema.
  • Suggerimenti di ricerca di Google, le proposte che Google fornisce automaticamente mentre stai digitando una query nella barra di ricerca. Anch’esse basate sulle ricerche più comuni e frequenti effettuate da altri utenti che hanno utilizzato dei termini simili a quelli che stai inserendo.
Esempio di ricerche correlate di Google
Esempio dei suggerimenti di ricerca di Google

Una volta che hai individuato le potenziali parole chiave per il tuo sito eCommerce, è importante selezionarle in base a determinati parametri in modo da individuare quelle che hanno più potenzialità di posizionamento. Vediamone alcuni.

Volume di ricerca

Prendi, innanzitutto, in considerazione il volume di ricerca: volumi di ricerca bassi solitamente significano una più facile possibilità di ranking. Inoltre, esistono spesso tante varianti o parole correlate con volumi minimi, che però “aggregate” riempiono il campo semantico di un certo settore e assieme compongono volumi di ricerca potenzialmente molto alti. 

Puntare su query ad alto volume, invece, è sicuramente più complicato, ma porta con sé grossi quantitativi di visite ricorrenti (e spesso anche con alto valore commerciale). Solitamente, sono i siti con maggiore trust ad accaparrarsi buoni ranking su queste parole chiave.

Competizione

Come avrai intuito, diversi volumi di ricerca impattano sul livello di competizione delle query. La competizione determina il livello di difficoltà che incontrerai nel cercare di posizionare il tuo sito web tra i primi risultati di ricerca per una determinata parola chiave. 

Maggiore è la competizione, più sono i siti stanno cercando di posizionarsi per lo stesso termine, il che rende più difficile ottenere una posizione elevata nella SERP (la pagina dei risultati del motore di ricerca).

Puoi valutare la competizione analizzando i siti già presenti nei primi risultati: se ci sono brand forti, siti autorevoli o e-commerce con un’ottima SEO, potrebbe essere più complesso superare la concorrenza.

Se, invece, utilizzi degli strumenti a pagamento come Semrush o SEOZoom, questa valutazione è ancora più evidente in quanto questi tool ti forniscono già una valutazione della difficoltà di posizionamento sotto forma di scala o di punteggio.

Intento di ricerca

Infine, un ulteriore parametro da prendere in considerazione nella selezione delle parole chiave è l’intento di ricerca (search intent). Ciò si riferisce al motivo per cui un utente esegue una ricerca sul Web e a cosa si aspetta di trovare nella pagina dei risultati.

Questo intento viene solitamente riassunto in  varie tipologie:

  • Query navigazionali: l’utente sta cercando un sito web preciso (www.etc…).
  • Query informazionali: l’utente sta cercando informazioni o consigli (se parliamo di e-commerce, li sta cercando su un prodotto, con scopo d’acquisto, in teoria).
  • Query transazionali: sono ricerche che sottendono la volontà di compiere un’azione, una conversione. Legate a un e-commerce, la conversione è l’acquisto probabilmente; ma in generale possono avere a che fare anche con azioni più semplici (aprire un account su un Social Network, registrarsi su un sito, trovare un ristorante, etc).
  • Query locali: sono le ricerche legate a un’area geografica delimitata. Es. sto cercando un negozio di scarpe a Treviso, sto cercando una clinica veterinaria vicina a dove mi trovo in quel momento, sto cercando una pizzeria a Rimini, etc…

Immagina, ad esempio, di gestire un e-commerce che vende articoli di elettronica, come degli smartphone. Se un utente cerca “migliori smartphone 2024”, in questo caso, sta cercando delle informazioni generali per confrontare i modelli, ma non è ancora pronto a effettuare l’acquisto.

Una parola chiave informativa come questa potrebbe essere utilizzata per creare una guida sui migliori smartphone attualmente disponibili, attirando i potenziali clienti che stanno ancora valutando il cambio del proprio dispositivo.

Se, invece, viene effettuata una ricerca del tipo “smartphone sotto i 500 euro”, qui l’utente è interessato a un acquisto, ma sta ancora valutando quale prodotto si possa adattare meglio al proprio budget.

In questa situazione, un buon contenuto potrebbe essere un articolo (che va aggiornato nel tempo) che evidenzia i migliori smartphone all’interno di questa fascia di prezzo.

Infine, se un utente cerca “acquista iPhone 15 online”, in questo caso, è pronto a effettuare la transazione e vuole trovare un negozio online dove completare il suo acquisto. A questo scopo, è bene ottimizzare le pagine prodotto per tale parola chiave transazionale in modo da aumentare le probabilità di conversione.

Comprendere l’intento di ricerca è, quindi, importante per creare dei contenuti efficaci e per ottimizzare le pagine del tuo negozio in modo strategico andando a rispondere alle esigenze degli utenti in ogni fase del loro percorso di acquisto.

2 – Struttura del sito

Dopo aver effettuato la prima fase di ricerca delle parole chiave, è importante dedicarsi all’architettura del sito e-commerce, ossia la struttura di tutte le pagine del portale.

A questo proposito, bisogna tenere a mente la regola dei 3 click, ossia ogni contenuto del negozio online dovrebbe distare dall’homepage al massimo 3 click. In questo modo, si favorisce la navigazione dell’utente evitando di farlo perdere all’interno del sito. 

Si evita anche di diluire l’autorevolezza delle pagine categoria e prodotto: più una pagina è distante dalla principale, infatti, minore è la sua rilevanza per i motori di ricerca.

Una struttura ideale di un sito progettato per la vendita online dovrebbe, quindi, prevedere le categorie direttamente collegate alla homepage e successivamente tutti i prodotti linkati a ciascuna categoria.

3 – Ottimizzazione delle pagine prodotto

Il prossimo passo è l’ottimizzazione delle pagine prodotto: la SEO on-page prevede diversi accorgimenti da effettuare all’interno delle schede al fine di facilitare il posizionamento per determinate parole chiave.

Meta tag Title e Meta tag Description

Il “title” è il testo che compare come titolo cliccabile nei risultati di ricerca di Google. Questo tag deve essere accattivante, breve (idealmente tra i 60 e i 70 caratteri) e includere le parole chiave pertinenti per attirare l’attenzione degli utenti.

La meta descrizione, invece, è una breve descrizione che appare sotto il title in SERP Google. Anche se non influisce direttamente sul ranking SEO, una meta descrizione ben scritta può migliorare il CTR (Click-Through-Rate), attirando più utenti verso il tuo negozio online.

Ricordiamo inoltre che Google, ad esempio, può decidere di mostrare delle description differenti da quella che hai indicato, prendendo porzioni di testo dalla pagina web in oggetto.

Questo testo dovrebbe essere informativo, persuasivo e contenere parole che invitino all’azione, come ad esempio “acquista online”. In questo modo, si indica chiaramente ai potenziali clienti come possano ottenere il prodotto.

Come lunghezza, la meta descrizione dovrebbe essere compresa tra i 150 e 160 caratteri così da fornire una descrizione chiara e concisa del contenuto della pagina.

Intestazioni – Headings

I tag di intestazione (heading tags) sono elementi HTML che strutturano il contenuto della pagina in modo gerarchico, rendendo più facile la lettura sia per gli utenti che per i motori di ricerca. Possiamo definirli come sottotitoli. Esistono diversi livelli di intestazioni, dall’H1 all’H6, i quali indicano l’importanza di ciascuna sezione.

Il tag H1 è il titolo principale della pagina ed è il tag di intestazione più importante. Per una pagina prodotto di un sito e-commerce, ti consigliamo di utilizzare l’H1 per il nome del prodotto, informazione che rappresenta sicuramente l’elemento principale del contenuto. In questo modo, aiuterai, inoltre, i motori di ricerca a capire immediatamente di cosa tratta la pagina.

I tag H2, invece, a differenza dell’H1 possono essere usati multipli. Vanno adoperati per le sezioni correlate come la descrizione del prodotto, ad esempio. Possono essere utilizzati anche per la consegna e i dettagli sui resi, ma nulla vieta di adottare anche headings “inferiori” gerarchicamente, come H3, H4, etc. I vari headings sono ideali per organizzare i contenuti in sottosezioni, rendendoli facilmente leggibili e migliorando l’esperienza utente.

Descrizioni dei prodotti

Le descrizioni delle pagine prodotto sono un elemento molto importante per l’ottimizzazione SEO di un sito e-commerce.

Esse, infatti, permettono di aggiungere dei contenuti in cui sono presenti delle parole chiave rilevanti in modo che Google possa valutare e classificare al meglio il tuo negozio online all’interno dei risultati di ricerca.

Inoltre, se sono ben scritte, queste descrizioni possono anche convincere gli utenti a portare a termine il loro acquisto, migliorando di conseguenza le conversioni.

Ecco alcune buone pratiche per scrivere delle descrizioni prodotto efficaci:

  • Evidenzia i vantaggi del prodotto: utilizza simboli o icone (come spunte verdi o altri indicatori) per mettere in risalto i principali vantaggi del tuo prodotto e rendere la lettura più intuitiva.
  • Aggiungi parole chiave e link interni: integra le parole chiave pertinenti in modo naturale e considera l’aggiunta di link che conducano a pagine correlate o a contenuti che permettono di ottenere maggiori informazioni sul prodotto o sui servizi correlati, in modo da migliorare l’esperienza utente.
  • Usa immagini persuasive: le immagini di alta qualità dovrebbero comunicare a colpo d’occhio le caratteristiche e i benefici del prodotto.
  • Includi testimonianze e recensioni: inserisci delle recensioni positive e delle testimonianze per guadagnare la fiducia degli utenti.
  • Sottolinea i tuoi successi: se il tuo prodotto ha raggiunto importanti traguardi o ha ottenuto un numero di vendite elevato, non esitare a condividere questi successi. Far sapere agli utenti che molte altre persone hanno scelto il tuo prodotto può aumentare la percezione di qualità e affidabilità.

Immagini del prodotto

L’ottimizzazione delle immagini a livello SEO è essenziale per garantire che il tuo sito si possa caricare rapidamente e che possa offrire una buona esperienza utente.

Immagini troppo pesanti, infatti, possono rallentare il caricamento delle pagine (con effetti negativi sui Core Web Vitals essenziali per gli esiti SEO), portando inoltre a casi estremi in cui i visitatori abbandonino il sito prima ancora di vedere i tuoi prodotti, con una conseguente perdita di potenziali vendite.

Ecco alcuni suggerimenti per ottimizzare le immagini del tuo negozio online in ottica SEO:

  • Riduci la dimensione delle immagini: mantieni le dimensioni dei file il più piccole possibile senza sacrificare la qualità. Utilizza strumenti di compressione per ridurre il peso delle immagini e, quando possibile, fai uso di formati moderni come WebP per ottenere una qualità ottimale con file più leggeri. Esistono moduli, plugin ed estensioni che convertono automaticamente le immagini che inserisci nel sito in formati leggeri per il web, come WebP o Avif.
  • Usa tag alt descrittivi: inserisci il tag alt per ogni immagine, utilizzando descrizioni dettagliate e includendo le parole chiave pertinenti. I tag alt aiutano i motori di ricerca a capire il contenuto dell’immagine e migliorano l’accessibilità per gli utenti con disabilità visive. 
  • Dai un nome appropriato ai file delle immagini: usa nomi di file descrittivi e includi parole chiave rilevanti per il prodotto. Evita nomi generici come “IMG123.jpg”, ma opta, invece, per qualcosa del tipo “scarpe-da-corsa-uomo.jpg”. Questo nome, infatti, permette di fornire delle informazioni utili ai motori di ricerca e agli utenti.

Recensioni

Le recensioni online sono un elemento fondamentale per il successo di un e-commerce. Oggi, la maggior parte dei consumatori (circa il 90%, secondo Power Reviews) considera le opinioni di altri clienti prima di effettuare un acquisto.

Questo perché i feedback di chi ha già provato effettivamente il prodotto forniscono delle informazioni dettagliate e autentiche, aiutando i potenziali acquirenti a prendere una decisione consapevole.

Abbi cura, quindi, di incoraggiare i tuoi clienti a lasciare una recensione, magari inviando loro un messaggio automatico dopo la consegna del prodotto.

Potresti anche pensare di programmare una seconda email di ringraziamento, includendo uno sconto o una promozione speciale per futuri acquisti. In questo modo, farai sentire i tuoi clienti ancora più apprezzati.

Successivamente, inserisci le opinioni direttamente nella pagina del prodotto in modo da aumentare la fiducia dei potenziali acquirenti (meglio utilizzare le recensioni Google, che ti torneranno utili anche nelle campagne Shopping di Google Ads, o altri sistemi di raccolta recensioni affidabili come Trustpilot, Trustee, etc). 

Quando un nuovo cliente vede le esperienze positive (reali) di altri utenti, infatti, si sente rassicurato sulla qualità del negozio, andando così a ridurre eventuali dubbi sull’acquisto.

Le recensioni possono essere posizionate sotto la descrizione del prodotto o in una sezione dedicata. Assicurati, però, che siano ben visibili e facilmente accessibili.

Inoltre, è utile includere una valutazione complessiva (ad esempio, con stelle o punteggi) per offrire un colpo d’occhio immediato sulla soddisfazione generale degli acquirenti.

Esempio di inserimento delle recensioni

Schema Markup

I markup di schema sono tag HTML che aggiungono dati strutturati alle pagine web, fornendo informazioni dettagliate nella modalità richiesta dai motori di ricerca, Google in primis.

In un sito e-commerce, questi markup possono migliorare notevolmente la visibilità SEO e offrire un’esperienza utente migliore, poiché consentono ai motori di ricerca di creare dei rich snippet, ovvero dei risultati di ricerca più dettagliati che appaiono in SERP.

Tali meta dati sono utili per generare tipologie di contenuto più ricche e particolari; tornano utili in tutto l’ecosistema Google…

Esempio di campagne Shopping, tramite Google Ads, con le recensioni sul prodotto. Per generare queste schede prodotto, occorre creare un feed prodotti con determinate caratteristiche e caricarlo tramite Google Merchant. 

I principali tipi di markup schema che possono essere usati per un e-commerce  sono:

  • Schema di prodotto: questo markup descrive i prodotti, includendo dettagli come immagini, prezzo, disponibilità e l’overall delle recensioni. Grazie allo schema prodotto, i motori di ricerca possono visualizzare vari dettagli come il prezzo e la disponibilità direttamente nelle SERP.
  • Schema di recensione: questo markup permette di mostrare recensioni e valutazioni che possono essere rese disponibili direttamente nei risultati di ricerca.
  • Schema video: se utilizzi video nelle tue pagine prodotto, lo schema video permette di indicare diverse informazioni come la risoluzione, la lingua e l’età consigliata. Questo aiuta i motori di ricerca a mostrare questa tipologia di contenuti nei risultati di ricerca video, aumentando la visibilità e il coinvolgimento.
  • Schema FAQ: lo schema FAQ consente di aggiungere un elenco di domande e risposte alla pagina prodotto. Questo markup è utile per rispondere a domande frequenti poste dagli acquirenti e per fornire informazioni rapide agli utenti direttamente nei risultati di ricerca.

Utilizzare i markup di schema migliora il posizionamento su Google del tuo negozio online, aiutando i motori di ricerca a comprendere meglio i contenuti delle pagine e aumentando le probabilità che gli utenti scelgano di visitare il tuo sito, grazie alla presenza di informazioni rapide e utili già nelle pagine dei risultati.

4 – User Experience

UX sta per User Experience ed è l’insieme dei fattori che rendono un portale online fruibile ai visitatori. Si tratta, inoltre, di un fattore di posizionamento in quanto Google lo ha inserito tra i suoi Core Web Vitals.

Vediamo, quindi, quali sono alcune strategie per migliorare l’esperienza utente all’interno del tuo negozio online.

Usa una struttura URL semplice

URL chiari e ben strutturati aiutano gli utenti a capire immediatamente di cosa tratta la pagina e facilitano la condivisione su piattaforme come i social media.

Per i motori di ricerca, inoltre, URL ben strutturati facilitano l’indicizzazione e possono contribuire al posizionamento del sito.

Per gli URL del tuo negozio online presta, quindi, attenzione alle seguenti caratteristiche:

  • Semplicità e leggibilità: gli URL devono essere chiari e facili da leggere. Evita stringhe complesse e preferisci una struttura logica e semplice, come: https://www.example.com/prodotti-hiking invece di https://www.example.com/prodottiperhiking.
  • Includi parole chiave rilevanti: l’utilizzo di parole chiave nell’URL aiuta i motori di ricerca a capire il contenuto della pagina e a posizionarla meglio nei risultati. Ad esempio, per una categoria di scarpe da ginnastica da uomo, un URL ben scritto potrebbe essere https://www.example.com/scarpe-ginnastica-uomo .
  • Evita le stop word: le stop word sono parole come “il”, “e”, “di”, “a”, “per” che non aggiungono valore all’URL e possono diminuirne la leggibilità, oltre l’efficacia a livello SEO. Gli URL puliti, senza stop word, sono più diretti e più facili da interpretare per i motori di ricerca. Ad esempio, preferisci https://example.com/migliore-scarpe-trekking piuttosto che https://example.com/migliori-scarpe-da-trekking .

Se vuoi sapere di più sulla User Experience, ti potrebbe interessare la nostra guida su come ottimizzare una pagina web per UX e Google in 10 minuti.

Evita pagine e contenuti duplicati

Quando visiti un sito web, può capitare di avere la sensazione di aver già visto le stesse descrizioni in altri portali. Questo accade perché i venditori hanno utilizzato dei testi e delle immagini duplicate da altri cataloghi o da altri siti.

Sebbene sia comprensibile, poiché riscrivere tutte le descrizioni dei prodotti richiede abbastanza tempo, questo approccio può penalizzare il sito sia per l’esperienza utente sia per il posizionamento SEO, poiché non stiamo offrendo agli utenti (e a Google) dei contenuti originali.

Ecco alcune strategie per distinguere il tuo negozio online:

  • Tag canonici: usa i tag canonici per indicare ai motori di ricerca quale versione di una pagina è la principale, ad esempio per prodotti simili o pagine con URL identici. In questo modo, Google capisce che alcune pagine sono dei duplicati controllati e non penalizza il sito.
  • Suffissi per gli URL: aggiungere piccole variazioni o suffissi all’URL (ad esempio, www.example.com/scarpe-trekking-blu e https://www.example.com/scarpe-trekking-verde) aiuta a differenziare le pagine simili.
  • Parole chiave uniche: fai una ricerca mirata per trovare delle parole chiave specifiche e differenziate da utilizzare nelle descrizioni di prodotti simili. Questo permette di ottimizzare ciascuna pagina con keyword uniche, migliorando il posizionamento SEO.
  • Immagini personalizzate e testo alternativo: utilizzare immagini e video unici aiuta a mostrare i prodotti in modo autentico e originale, offrendo un vantaggio competitivo. Non dimenticare, inoltre, di aggiungere un testo alternativo (tag alt) alle immagini per migliorare l’accessibilità e aiutare i motori di ricerca a comprendere il contenuto visivo della pagina.

Utilizza i reindirizzamenti

Le pagine di errore 404 si verificano quando un utente cerca di accedere a un contenuto che non esiste più o che è stato spostato. Invece di lasciare che queste pagine siano dei punti morti, puoi trasformarle in opportunità per migliorare le vendite e l’esperienza utente nel tuo negozio online.

Utilizza Google Search Console per individuare le pagine che generano errori 404 e configura un reindirizzamento 301 su quelle che vuoi reindirizzare: il redirect invia automaticamente i visitatori alla pagina che hai indicato, evitando di interrompere la loro esperienza di navigazione. .

Ad esempio, se un prodotto non è più disponibile, puoi reindirizzare il vecchio URL verso un prodotto correlato o a una sua nuova versione.

Questo mantiene l’utente nel tuo sito, preservando le possibilità di conversione e, allo stesso tempo, trasferisce il valore SEO della vecchia pagina alla nuova.

Ricorda però, che anche i 404 hanno la loro utilità e non vanno necessariamente rediretti tutti. Potresti infatti voler eliminare totalmente alcune url, facendo “Crawl Budget Optimization” (ma questo è un altro tema che merita un approfondimento a parte).

Oltre ai reindirizzamenti, puoi anche creare una pagina di errore 404 personalizzata che non solo informa l’utente che il contenuto da lui cercato non esiste, ma suggerisce anche dei link ad altre categorie di prodotto o alle promozioni in corso sul tuo negozio.

5 – SEO tecnica

Ci sono poi alcuni aspetti tecnici da analizzare, sui quali potenzialmente intervenire.

Spesso, si trovano condizioni bloccanti che vanificherebbero tutti gli interventi e le buone pratiche che abbiamo visto in questo articolo.

È quindi importante analizzare questi aspetti prima di qualunque attività SEO periodica.

Attenzione alla velocità di caricamento

Il tempo di caricamento della pagina è il tempo impiegato da un sito web per aprirsi completamente sul dispositivo di un utente.

Si tratta di un fattore fondamentale per la SEO e per l’esperienza utente: i siti lenti, in generale, non vengono favoriti da Google (in mega sintesi: Core Web Vitals, ancora una volta!).

Per sapere se il tuo negozio online è abbastanza veloce, puoi utilizzare strumenti come GTmetrix o PageSpeed Insights di Google che analizzano la velocità del sito e forniscono dei suggerimenti su come migliorarla.

Se il test mostra che il tuo sito è lento, vedrai soprattutto in PageSpeed Insights diversi suggerimenti. Tipicamente questi::

  • Ridurre le immagini non essenziali: mantieni solo le immagini necessarie per le pagine, eliminando quelle superflue. Assicurati anche di comprimere quelle che intendi utilizzare.
  • Comprimere file: usa la compressione per ridurre la dimensione di file CSS, JavaScript e HTML.
  • Limitare i widget dei social media: widget e pulsanti dei social possono rallentare il sito. Cerca, quindi, di ridurre al minimo possibile il loro uso.
  • Usare spazio bianco: evita contenuti e layout sovraccarichi; uno stile pulito e con spazi vuoti migliora la velocità e l’estetica.
  • Limitare i reindirizzamenti e le richieste HTTP: troppi reindirizzamenti e richieste HTTP (come richieste di file) rallentano il sito. Ottimizza, quindi, il numero di elementi caricati per ogni pagina.
  • Migliorare i tempi di risposta del server: una lenta risposta del server rallenta tutto il negozio online. Abbi cura di usare un host performante e abilita la memorizzazione nella cache in modo da rendere più rapide le risposte.

Aggiungi una Sitemap in Google Search Console

Una sitemap è un file in formato XML che elenca tutte le pagine e i contenuti principali del tuo sito web, come categorie, sotto categorie, prodotti, immagini e video. Aiuta i motori di ricerca a esplorare e indicizzare le pagine del tuo sito in modo più efficiente. 

Puoi creare una sitemap scrivendo manualmente un file XML. Tuttavia, se il tuo sito è di grandi dimensioni, questa operazione può diventare decisamente complessa e richiedere molto tempo.

In questa situazione, è meglio optare per strumenti automatizzati che compilano automaticamente la sitemap sulla base dei contenuti presenti nel tuo negozio online.

I vari plugin SEO, ad esempio, ti permettono di generare automaticamente una sitemap. Tra questi i più noti sono Rank Math, Yoast SEO, All in One SEO, etc. 

Una volta che hai creato la tua sitemap, assicurati di caricarla e inviarla su Google Search Console in modo da aiutare Google a scansionare e indicizzare le tue pagine.

6 – Contenuti di qualità

Pubblicare regolarmente contenuti di qualità aiuta ad attrarre traffico organico, consolidare la fiducia dei clienti, migliorare il posizionamento nei motori di ricerca e rafforzare la tua autorità nella tua nicchia di mercato.

Questa attività continuativa, è una di quelle che producono nel tempo i risultati maggiori.

In particolare, aprire aree news / blog per affrontare le varie tematiche connesse con il tuo settore e i tuoi prodotti, porta innegabili vantaggi in termini di ranking (se i contenuti sono realmente validi e utili, ovviamente).

Oltre al classico blog aziendale, che deve essere il più possibile multimediale, puoi creare anche glossari di settore, FAQ, guide, etc.

7 – Link building

La creazione di link (o link building) è una parte fondamentale della SEO. I backlink – ovvero i link da altri siti web che puntano al tuo – possono contribuire a dare un segnalea Google che il tuo negozio online è affidabile e autorevole su determinati argomenti.

L’argomento è complesso e richiede approfondimenti specifici, qui ci limitiamo solamente a dire quanto sia importante: 

  1. Strutturare una forte connessione tra risorse all’interno del sito (linking interno), collegando le pagine web tra loro per favorire una navigazione completa e facile agli utenti.
  2. Trovare il modo di ottenere periodicamente delle pubblicazioni (con citazioni, link di vario tipo, etc) in altri siti esterni. 

A proposito di link esterni: sebbene possa sembrare allettante, acquistare backlink è una pratica da evitare. I link a pagamento, infatti, violano le linee guida di Google e rischiano di danneggiare la tua strategia SEO. 

I link di bassa qualità, inoltre, possono abbassare il posizionamento del tuo sito, ridurre il traffico e danneggiare la reputazione complessiva del tuo brand.

Sulla scelta dei siti e su come valutarli, si apre un mondo… Ne parleremo!

Speriamo con questa lunga guida di averti aiutato nell’indirizzare il lavoro SEO per il tuo negozio online.

Vuoi dei consigli dedicati e specifici per il tuo e-commerce? Contattaci subito!

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